Quello che non immagini sull'allattamento. Record e curiosità!

L'allattamento è un processo naturale che avviene in diverse specie ma a volte si osservano cose particolari, tipo che anche alcuni ragni allattano la prole... Vuoi saperne di più? Lascia un like e consulta il link in bio per leggere l'ultimo articolo! Autore: Gennaro Velotto, @gennyv13

Quello che non immagini sull'allattamento. Record e curiosità!

L'allattamento è un processo con cui la femmina di una determinata specie nutre la propria prole. Avviene la produzione di latte ed il rilascio di questa sostanza dalle mammelle. La secrezione di latte dalle ghiandole mammarie viene definita "lattazione".

Il meccanismo di allattamento, secondo "The New York Times Science", pare abbia avuto origine circa 300 milioni di anni fa e circa 100 milioni di anni prima che comparisse il primo mammifero sul nostro pianeta. Vi chiederete... Non ha senso, come è possibile questa cosa? La spiegazione prevede che gli antenati dei mammiferi moderni deponevano uova porose, di tipo pergamenaceo, molto simili a quelle che oggi producono alcune specie.

Fotne: macrovector su Freepik, rivista dall'autore

I predecessori degli attuali mammiferi utilizzavano una sorta di latte per "innaffiare" queste uova al fine di mantenerle alla giusta umidità. Successivamente, hanno sviluppato dei primissimi pori sul petto fino ad arrivare a quelli che ora definiamo capezzoli. Le uova pergamenacee, per via della porosità necessaria ad ottenere acqua dall'esterno, avevano un inconveniente ossia l'infiltrazione microbica. Per questo il latte utilizzato per innaffiare le uova conteneva anche delle componenti per combattere i patogeni. Tale caratteristica è ancora presente nel latte dei mammiferi in cui, disciolti in acqua, troviamo: zuccheri (lattosio), proteine, grassi, vitamine, enzimi ed anticorpi. Ovviamente, la composizione cambia in base alla specie considerata per questo è importante parlare di una composizione specie-specifica. Secondo alcuni studi, la composizione diversa del latte è riconducibile al percorso evolutivo. Perttanto, in base al diverso percorso evolutivo, avremo una qualità diversa del latte.

L'allattamento interspecifico

C'è una cosa particolare su cui possiamo riflettere: se il latte è diverso ed è relativo alla singola specie per via delle caratteristiche specie-specifiche allora come è possibile che l'uomo può assumere latte proveniente dalle mucche? Perché non potrebbe, ad esempio, assumere latte proveniente dalle scimmie?

La riflessione è un po' provocatoria visto che tutto dipende dal tipo di trattamento che viene effettuato sul latte destinato all'uomo. Il latte vaccino è quello che più si avvicina, in termini di compatibilità, a quello umano anche se in realtà questo non è all'altezza si sostenere lo sviluppo del cervello di un neonato. Infatti, non esiste al mondo una composizione di latte animale che possa essere destinata all'uomo senza precedenti modificazioni/arricchimenti nutrizionali.

Alcuni record dell'allattamento

Al primo posto abbiamo l'orango. Questa specie infatti ha un periodo di allattamento che può arrivare fino a 9 anni! Dal lato opposto abbiamo la foca, Cystophora cristata, che vince per l'allattamento più breve ossia 4 giorni (in cui produce circa 22 litri di latte). I piccoli di foca, in soli 4 giorni, per via dell'elevato quantitativo di latte che assumono, passano da 55kg a 120kg di peso corporeo. Questo aumento rapidissimo di peso si ricollega proprio alle caratteristiche del loro latte, composto dal 56% - 71% di grassi. Lo scopo è quello di far ingrassare i piccoli prima che possano morire con il freddo dei ghiacci!

Orso nero e orso polare. L'orso nero allatta i cuccioli per circa 6 mesi, fino a quando non iniziano ad ingerire cibi solidi. Lo svezzamento è molto simile a quello umano ed avviene molto gradualmente. Man mano che imparano a deglutire, migliorano anche la masticazione e la tecnica di caccia. L'orso polare invece è un campione di sopravvivenza a digiuno: riesce a sopravvivere senza cibo fino ad 8 mesi mentre si prende cura dei suoi cuccioli.

I leoni: un esempio di solidarietà e collaborazione. L'altruismo delle leonesse è straordinario. Nel branco, tutte le leonesse allattano la prole di tutti senza fare alcuna differenza. Ciò significa che tutte le femmine fanno da balia e si preoccupano della sopravvivenza di tutti i cuccioli del branco.

Alcuni casi particolari e curiosità

Sapevi che ci sono alcune specie senza mammelle/capezzoli in grado di produrre una sorta di "latte" da traferire alla prole? Un esempi di questo sono i piccioni. Hai letto bene, proprio loro. Piccioni, come pinguini imperatori e fenicotteri sono capaci di produrre una sostanza simile al latte per nutrire i loro pulcini. Questo sostanza viene prodotte da ghiandole specifiche. Nel piccione, ad esempio, la ghiandola si trova nel gozzo e secerne una sostanza ricca di proteine e lipidi ma con un basso contenuto di calcio e carboidrati.

L'ultimo esempio, quello che forse ti lascerà a bocca aperta: anche i ragni sono capaci di allattare!

Una specie, Toxeus magnus, utilizza un fluido altamente nutriente per allattare la prole. I piccoli ragnetti sono strettamente dipendenti dalla madre per nutrirsi, proprio come i neonati dell'uomo.

Gennaro Velotto

Fonti

  • Zheng Fan,Tao Yuan,Piao Liu,Lu-Yu Wang,Jian-Feng Jin,Feng Zhang,Zhi-Sheng Zhang, A chromosome-level genome of the spider Trichonephila antipodiana reveals the genetic basis of its polyphagy and evidence of an ancient whole-genome duplication event , GigaScience, 10, 3, (2021).
  • Stocksnap.io
  • Copertina: catalyststuff su Freepik
  • The New York Times Science

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