Perché i fenicotteri sono rosa?

🦩 Lo sapevi? I fenicotteri sono rosa perché gli organismi di cui si nutrono sono ricchi di carotenoidi.

Perché i fenicotteri sono rosa?
Fenicotteri rosa a Kutch, India [credits: wikipedia.org]

I fenicotteri sono un  genere di uccelli appartenenti  alla famiglia Phoenicopteridae, diffuso sia nel continente americano che in Europa, Asia e Africa. In particolare, Il fenicottero rosa o fenicottero maggiore (Phoenicopterus roseus Pallas, 1811) ne costituisce la specie più grande. Nello specifico, essi sono diffusi in Africa, nel subcontinente indiano, nel Medio Oriente e nell'Europa meridionale.

Parliamo di una delle specie più appariscenti del regno animale, il cui colore e comportamento originale hanno dato origine a fiabe e leggende. Esploriamone insieme gli aspetti più singolari!

Caratteristiche

Il fenicottero rosa costituisce la più grande specie vivente di fenicottero, difatti, si distingue per essere caratterizzato da un'altezza media di 110-150 centimetri, un'apertura alare di 240 centimetri, e un peso di 2-4 kg. I maschi sono un po' più grandi delle femmine e, in alcuni casi possono raggiungere anche i 187 centimetri d'altezza ed un peso di 4,5 kg.

Fenicotteri rosa in volo, Camargue, Francia [credits: wwf.it]

Inoltre, tali uccelli sono dotati di un piumaggio primariamente bianco-rosato, mentre sulle ali presentano penne copritrici rosse e penne primarie e secondarie nere. Il becco è rosa con una macchia nera sulla punta, mentre le zampe ed i piedi palmati sono rosa-fucsia. Infine, la pelle del volto è rosa e le iridi sono gialle.

Contrariamente agli adulti, i pulcini nascono ricoperti da una soffice peluria grigia. Inoltre, gli esemplari subadulti sono più chiari ed hanno zampe più scure. Anche gli adulti che nutrono i pulcini perdono vivacità divenendo più pallidi, ma mantenendo le zampe rosa brillante.

A cosa è dovuto il colore rosa dei fenicotteri?

Questa peculiare e caratteristica colorazione è determinata dai pigmenti carotenoidi contenuti negli organismi di cui essi si nutrono e dalle secrezioni rilasciate dalla ghiandola uropigiale che li caratterizza, ricche di tali  pigmenti vegetali.

Specificamente, il fenicottero rosa è un uccello filtratore onnivoro che si nutre prevalentemente di gamberi salamoia e alghe blu-verdi, nonché di larve di insetto, piccoli insetti, molluschi e crostacei.

In particolare, quando l’animale cerca il cibo nelle acque fangose, solleva il fango con i larghi piedi palmati, per poi risucchiare l'acqua attraverso il becco che è ricurvo ed appositamente adattato per separare questi microrganismi dal fango e dal limo. Questi uccelli si nutrono a testa bassa, inoltre, la mascella è mobile non essendo fissata rigidamente al cranio.

Il filtraggio del cibo è assistito da strutture pelose chiamate lamelle, che rivestono la mandibola e dalla grande e ruvida lingua. Alcuni di questi alimenti (per esempio, l’ artemia salina) sono ricchi di betacarotene, pigmento di colore rosso-arancio che si deposita nelle penne in sviluppo, conferendogli il caratteristico colore rosa. Questi carotenoidi vengono scomposti in pigmenti dagli enzimi epatici.

Fenicotteri rosa parte di una colonia di nutrimento [credits: wwf.it]

Inoltre, durante la stagione riproduttiva, i fenicotteri più grandi aumentano la frequenza delle loro secrezioni uropigiali diffuse sulle piume, rendendo quindi il loro piumaggio più vivace. Questo uso cosmetico delle secrezioni uropigiali è stato descritto come l'applicazione di un "trucco".

Riproduzione

I fenicotteri rosa sono uccelli gregari, le loro colonie possono arrivare a contare anche migliaia di individui. Si ritiene che queste grandi colonie servano a tre scopi: proteggersi dai predatori, massimizzare l'assunzione di cibo e utilizzare siti di nidificazione scarsamente adatti in modo più efficiente.

Prima dell'accoppiamento, le colonie si dividono in gruppi di riproduzione di circa 15-50 uccelli. In questi gruppi, sia i maschi che le femmine eseguono un'esibizione rituale sincronizzata, durante la quale tutti gli individui si muovono all'unisono, allungando il collo verso l'alto, muovendo costantemente la testa a destra e a sinistra, emettendo talvolta dei richiami e sbattendo le ali.

In particolare, tali esibizioni non sembrano essere dirette verso un singolo individuo, ma si verificano in modo casuale e stimolano la "nidificazione sincrona" aiutando a trovare un compagno/a agli esemplari ancora senza partner. Nello specifico, parliamo di una specie monogama, sebbene nelle colonie più grandi talvolta possano cambiare compagno, forse per via della scelta più ampia.

Coppia di Fenicotteri rosa [credits: animalivolanti.it]

E' la femmina a scegliere il luogo dove costruire il nido. La copulazione, generalmente, si verifica durante la costruzione di quest’ultimo. I siti di nidificazione sono difesi in modo aggressivo dalle coppie poiché, talvolta, il loro accoppiamento viene interrotto da un'altra coppia che cerca di rubarglielo (in particolare, sono state notate anche coppie dello stesso sesso).

Le femmine depongono un singolo uovo per covata. Quindi, dopo la schiusa, entrambi i genitori si occupano del pulcino. Specificamente, sia il maschio che la femmina nutrono i loro pulcini con il latte del gozzo, prodotto in ghiandole che rivestono l'intero tratto digerente superiore dell'animale.

La produzione di questo latte è stimolata dall’ormone prolattina che, per via dell'alimentazione degli adulti, è di colore rosso. Questo latte contiene grassi, proteine, globuli rossi e bianchi. Per i primi sei giorni dopo la schiusa, gli adulti e i pulcini rimangono nei siti di nidificazione. Poi, all'età di circa 7-12 giorni, i pulcini iniziano a uscire dal nido ed esplorano l'ambiente circostante.

A due settimane di vita, essi si riuniscono in piccoli gruppi, delle "micro colonie" in cui i loro genitori cominciano a lasciarli da soli sempre più a lungo. Dopo un po' queste micro colonie si fondono in gruppi sempre più grandi, che possono contenere migliaia di pulcini.

Fonti

                                                                                                     Giovanna Spinosa

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