Loris lento - L’unico primate velenoso al mondo!
? Il Loris lento: tanto carino quanto pericolos! E' l'unico primato che riesce a produrre veleno... Sai come lo utilizza? Leggi l'articolo per saperne di più. ✍ Autore: Gennaro Velotto, @gennyv13
Il Loris lento, scientificamente definite come Nycticebus coucang, è un primate di piccole dimensioni che appartiene alla famiglia dei Lorisidi. Vediamo alcuni dettagli circa la sua classificazione scientifica...
Scheda tassonomica
Habitat e stile di vita
La maggior presenza si registra nelle cosiddette isole della Sonda (gruppo di isole dell'Asia sud-orientale) ma si può osservare in Malesia, Thailandia, Birmania, Indonesia ed alcune zone della foresta pluviale. Alcuni esemplari sono stati trovati anche a 1.300 m di altitudine. Sono animali molto pigri e passano la maggior parte del giorno attaccati ad alberi con la testa rivolta in giù. La notte, invece, escono a caccia di insetti e piccoli vertebrati.
Il suo grazioso aspetto
Possiede un pelo corto e folto dalle svariate colorazioni. Un elemento comune è rappresentato dalla parte ventrale che ha una colorazione bianco-grigiastra in ciascun esemplare. Inoltre, si nota una banda nera attorno al collo/dorso mentre sul muso vi è una banda di colore bianco.

Le zampe ricordano le mani dell'uomo, in cui vi è un dito di piccole dimensioni che nelle zampe posteriori è caratterizzato da un’unghia utilizzata per il grooming (pulizia). Ha un muso corto dalla forma appuntita. Gli occhi sono marroni mentre le orecchie piccole e arrotondate.
Riproduzione
Si accoppiano due volte l'anno, sono poligami e vivipari. La gestazione dura 191 giorni e possono dare alla luce al massimo due cuccioli. La madre si occupa della prole per circa sette settimane e nelle prime due settimane il cucciolo tende a vivere sempre aggrappato alla zona ventrale della madre. Le particolari ghiandole per la produzione di veleno si attivano a partire dalla sesta settimana successiva alla nascita. Infine, la maturità sessuale del maschio si presenta intorno al 10imo mese mentre la femmina sono necessari 18 mesi.
Curiosità: pericolo e difesa!
Diversamente da tutto il resto dei mammiferi, questo primate è capace di mettere in atto un meccanismo di difesa basato sul rilascio di veleno. L’animale si procura il veleno in modo particolare infatti viene rilasciato dalla bocca ma non viene prodotto in questa sede. Quando l’animale è spaventato o risponde ad un attacco, solleva le zampe e con una serie di movimenti porta alla bocca un veleno prodotto a livello di ghiandole poste sui gomiti.
Le femmine utilizzano quindi la loro saliva velenosa per ricoprire i cuccioli ma, in generale, il veleno viene utilizzato per difendersi contro i predatori. Il loro morso è estremamente doloroso e può essere letale. Nell’uomo si può verificare anafilassi, quindi una reazione allergica talmente forte da poter causare l'arresto cardiaco. Tra i sintomi troviamo: prurito, abbassamento della pressione sanguigna, dolorose convulsioni muscolari e crisi respiratoria.
Gennaro Velotto
Riferimenti
- Curtis, D.J. (1995), Functional anatomy of the trunk musculature in the slow loris (Nycticebus coucang). Am. J. Phys. Anthropol., 97: 367-379. https://doi.org/10.1002/ajpa.1330970404
- Grand, T.I. (1967), The functional anatomy of the ankle and foot of the slow loris (Nycticebus coucang). Am. J. Phys. Anthropol., 26: 207-218. https://doi.org/10.1002/ajpa.1330260208
- Colin Groves, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, a cura di D.E. Wilson e D.M. Reeder, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, 122, ISBN 0-8018-8221-4
- Immagine di brgfx su Freepik
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