Somniosus microcephalus: il segreto della longevità

🦈Lo sapevi? Lo squalo della Groenlandia può vivere fino ad oltre 400 anni. Qual è il suo segreto? Scopriamolo insieme!

Somniosus microcephalus: il segreto della longevità
[Fonte immagine: www.repubblica.it]

Somniosus microcephalus si chiama così lo squalo che riserva il segreto della longevità. Conosciuto anche con il nome di squalo artico o squalo grigio, è un grande squalo appartenente alla famiglia Somniosida, originario delle acque prospicienti le coste della Groenlandia e dell'Islanda, nel Nordatlantico.

Caratteristiche

Figura 1- Somniosus microcephalus [fonte immagine: corriere.it]

Con una lunghezza che può raggiungere i 7 metri ed un peso che arriva fino a 1.025kg, si tratta di uno dei pesci cartilaginei più grandi del mondo. Definito anche come “squalo sonnolento” vista la sua velocità media di appena tre chilometri all’ora (km/h): pochissimo se confrontato, ad esempio, con la balenottera comune che nuota a 47 km/h. Nonostante la sua lentezza riesce a catturare prede di tutto rispetto, come pesci, ma anche foche.

Una delle sue caratteristiche più curiose è la bioluminescenza degli occhi. Circa il 90%  di questa specie di squali potrebbe avere questa caratteristica, grazie al parassita Ommatokoita elongata, che si situa nell’occhio dello squalo rendendolo praticamente cieco.  Gli scienziati ipotizzano che quel piccolo animaletto appartenente alla famiglia dei crostacei potrebbe essere bioluminescente. Proprio quella luce nel buio più totale delle profondità oceaniche potrebbe essere la fortuna del nostro squalo, perché aiuterebbe nell’attirare le prede.

Figura 2- Rappresentante il parassita Ommatokoita elongata sull'occhio di Somniosus microcephalus [fonte immagine: parasiteeatworld.wordpress.com]

È una specie carnivora e la sua dieta è spesso composta da diversi tipi di pesci, tra cui anguille e sculpin. Ma non solo! Nello stomaco dello squalo sono stati trovati anche crostacei, foche, uccelli marini e carogne di animali (come cavalli e renne) che probabilmente sono cadute in acqua a causa del ghiaccio. Questi animali si nutrono dunque di qualsiasi cosa trovano. Che sia vivo o morto, lo squalo Groenlandese non rifiuta nessun piatto.

Come si riproduce?

Nonostante non ci siano parecchie informazioni su come si riproduca questa specie, sappiamo che le femmine raggiungono la maturità sessuale una volta superati i 4 metri di lunghezza (a un’età di circa 150 anni). Sono ovovipari (ossia, le uova vengono trattenute all’interno del corpo fino al momento in cui si schiudono) e partoriscono in media 5 cuccioli alla volta.

Come vengono cresciuti i cuccioli purtroppo non si sa, ma gli scienziati ipotizzano che, come altre specie simili, gli squali della Groenlandia diventino indipendenti già dal momento della nascita.

Come si determina l'età?

La vita media di uno squalo è di circa 20-30 anni. Gli squali bianchi vivono in media un po’ più a lungo arrivando ai 40 anni di età, mentre gli squali balena vivono ancora di più, in media 60 anni ma possono arrivare anche a 100.

Per determinare l’età di uno squalo di solito gli scienziati si regolano tramite le calcificazioni vertebrali dell’animale. Si tratta di anelli simili a quelli degli alberi che aumentano man mano che lo squalo invecchia.
Questo però non vale con lo squalo della Groenlandia, essendo squali cartilaginei le loro vertebre non sono sufficientemente robuste affinché compaiano quei segni.

I ricercatori hanno trovato però un altro modo per capire l’età di questi animali: bisogna misurare gli isotopi del carbonio assorbiti dal tessuto oculare.
In pratica bisogna esaminare gli occhi degli squali. Infatti attorno agli occhi dello squalo si formano nuovi strati di tessuto nel corso della vita. Andando perciò a rimuovere questi strati gli scienziati arriveranno fino al primo, quello risalente all’infanzia dello squalo.

Certo, non si tratta di un metodo di semplice applicazione.  Determinare l’età dello squalo usando la datazione al carbonio 14 è il metodo scientifico molto più efficiente e comodo. Si tratta del modo più comune per determinare l’età di qualsiasi essere vivente pianta o animale, vale a dire qualsiasi cosa che contenga atomi il carbonio. Gli scienziati misurano la quantità di isotopi presenti nello strato di tessuto più vecchio e così calcolano quanti anni ha l’animale.

Figura 3- datazione al C14 [fonte immagine: radiocarbon.com]

Quanto vive uno Squalo della Groenlandia?

C’è chi parla di 392 anni e chi 512 anni. Ma qual è la vita media di un esemplare di squalo della Groenlandia?

Analizzando gli occhi degli squali della Groenlandia, gli scienziati hanno scoperto la possibilità che questi pesci possano vivere fino a oltre 400 anni. Gli scienziati hanno esaminato il tessuto della lente di 28 squali femmina catturati nel Nord Atlantico, usando la datazione al radiocarbonio per misurare le quantità di un particolare isotopo di carbonio assorbito dalla parte più interna della lente.

Le stime sull’età dei due più grandi squali li hanno collocati intorno ai 335-392 anni. L’analisi di tutto il tessuto di squalo ha indicato invece che la durata della vita di uno squalo della Groenlandia varia tra 252 e 512 anni, con 390 la media più probabile.

Si tratta dunque dello squalo più longevo del mondo.

Il segreto dell'immortalità

S. microcephalus vive nelle profonde acque polari dell’Artico e dell’Atlantico settentrionale, a profondità comprese tra i 700 e i 2.000 metri e a una temperatura di circa -1,6 °C. È il freddo estremo il responsabile del suo lento metabolismo e maturazione.

Questo maestro di vita è un vero e proprio punto interrogativo per gli scienziati che ritengono custodisca il segreto dell’immortalità. L’invecchiamento in specie con una durata di vita breve, come i piccoli roditori, è stato collegato alla perdita dell’integrità del DNA attraverso la perdita dei meccanismi di riparazione dello stesso. Secondo gli esperti di invecchiamento, la longevità dello squalo della Groenlandia suggerisce come questo possa resistere a tale perdita di funzioni legata all’età.

I ricercatori hanno raccolto campioni di sangue per determinare il danno basale al DNA sui globuli rossi degli squali. I risultati suggeriscono che il DNA dello squalo della Groenlandia è resistente agli effetti genotossici dell’età e forse anche a sostanze genotossiche. Studi precedenti su altre specie hanno condotto a risultati simili, suggerendo come le proprietà di resistenza del DNA possano essere un carattere condiviso nei vertebrati eterotermi.

Studiando i segreti dell’apparente immortalità dello squalo della Groenlandia, gli esperti sperano di poter allungare anche la durata della vita degli esseri umani, rallentandone l’invecchiamento, uno dei più grandi timori della nostra società, che da tempo cerchiamo di combattere e al quale alcune specie hanno già trovato risposta.

Lo squalo della Groenlandia è in via di estinzione?

Questi animali sono considerati dall’International Union for Conservation of Nature (IUCN) una “specie in pericolo”.

Gli squali vengono cacciati principalmente per il loro olio di fegato (da un esemplare di grandi dimensioni possono essere estratti circa 114 litri di olio di fegato) e per la loro carne (che deve trattata in modo particolare prima di mangiarla, altrimenti è tossica). Gli squali della Groenlandia furono pescati commercialmente dal XIX secolo fino al 1960.

La Norvegia perseguitò gli squali Groenlandesi negli anni ’70, perché erano considerati un fastidio che minacciava altre attività di pesca. All’inizio del 1900 furono catturati fino a 30.000 esemplari in un anno. Al giorno d’oggi questa attività si è molto ridotta: la pesca di sussistenza su piccola scala nell’Artico uccide meno di 100 individui all’anno e circa 1.200 vengono catturati accidentalmente dalle reti da traino.

                                                                                                                      Chiara Mazza

Fonti:

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